Trofeo Challenger Giovanni Latini
La vita peschereccia di San Benedetto del Tronto, che è sede di una delle più potenti flotte ittiche italiane, è stata sempre contrappuntata da episodi esaltanti che hanno messo in luce il sacrificio, l’intraprendenza, il grande coraggio dei suoi marinai.
Non sono però mancati, purtroppo, neppure i momenti tragici in una correlazione dinamica con gli strumenti di lavoro, con quelle barche che si spingevano e si spingono anche nei mari lontani, alla ricerca, a volte affannosa, del prodotto ittico.
Precedentemente al varo del primo motopeschereccio, avvenuto in Italia proprio a San Benedetto del Tronto nel 1912, le barche da pesca erano spinte dal vento, erano barche a vela, denominate paranze e bilancelle, che portavano a bordo diversi membri d’equipaggio, tra l’altro anche bambini, che iniziavano prestissimo ad andare in mare per l’attività di pesca.
Il Trofeo Challenger, messo in palio dalla Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto, per le regate riservate alle classi veliche O’Pen Bic ed Optimist, vuole pregiarsi di ricordare un ragazzo di San Benedetto del Tronto, GIOVANNI LATINI vissuto nella stessa epoca di «Jack La Bolina», che morì il 16 Ottobre 1874, all’età di nove anni, quando la bilancella «Santa Annunziata», in cui era imbarcato si capovolse a largo della costa picena mentre era intenta ad una battuta di pesca, a seguito di un forte mare da greco levante.
Nella stessa circostanza perirono anche Guidotti Andrea e Re Giovanni.
Il bel trofeo in argento massiccio messo in palio è stato commissionato dalla Gioielleria Capriotti di San Benedetto del Tronto e realizzato dall’artista Tony Casole ed evidenzia la vela, il mare ed i giovani.
Il trofeo è stato donato alla Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto.